Abbiamo svolto diverse attività in compagnia di ragazzi disabili e di anziani. Tra queste attività abbiamo raccolto mirtilli, lamponi… nell’orto situato nel giardino all’esterno della struttura. Io insieme ad altri tre ragazzi abbiamo accompagnato alcuni ragazzi disabili a fare una passeggiata nel giardino e sono rimasta davvero colpita dall’entusiasmo dei ragazzi nel fare un’attività così semplice e banale come può essere un giro in giardino. Inoltre,io e altri ragazzi abbiamo avuto anche la possibilità di pranzare insieme ai ragazzi disabili e devo ammettere che non è stato affatto semplice: c’era un ragazzo che poteva nutrirsi solo per mezzo di un tubo nello stomaco, un altro uomo era sordo, muto e cieco e comunicava facendo gesti sul suo corpo. Anche un semplice pranzo in loro compagnia mi ha insegnato tanto perché noi spesso tendiamo a disperarci per i problemi che abbiamo ma mi sono resa conto che i nostri problemi non sono nulla a confronto a ciò che devono subire questi ragazzi. Una delle ragazze che lavora insieme ai disabili mi ha detto che davvero dobbiamo ritenerci fortunati ed essere grati a Dio per averci dato tutto ciò che abbiamo. Un altro giorno siamo andati a cantare in una casa di riposo e mi ha colpito l’entusiasmo degli anziani e i loro sorrisi che ci hanno accolti al nostro arrivo alla struttura. Questa esperienza mi ha insegnato tanto e consiglio a tutti di viverla almeno una volta perché ti permette di vedere realtà alle quali non si è abituati ma che possono davvero cambiarti la vita.
“Bogliasco è un esempio di luogo che fa da sfondo alla famiglia costruita insieme ai nostri amici Aldo, Francesco, Antonio perché la famiglia non è questione di sangue o di tempo bensì di volersi bene reciprocamente. Questo è quello che ho imparato in queste due settimane.“ Annalisa, figlia della mitica Patrizia